Non siamo pronti

L’insieme dei piccoli dialoghi che ha composto questo libro ha il volto di tutti noi. Come il navigatore che non riesce ad accettare la terra ferma, siamo state il fluido inchiostro che ha raccontato la verità di questi mesi. Come un “Grande Fratello” senza telecamere, vi abbiamo accompagnato nei reparti di Terapia intensiva di tutta Italia, nelle case delle vittime di violenza, nelle residenze per anziani, nelle carceri. Avete letto della paura tangibile sui volti della gente, percepibile nei loro sguardi e visibile sui social media. Avete vissuto il timore di essere feriti, lo spavento dei risvolti economici, la paura di perdere il controllo e la diffidenza nei confronti dell’altro. Avete conosciuto Anna e Martina, che sono molto di più di una semplice criminologa ed infermiera. Attraverso la nostra corrispondenza, siete entrati nella nube delle nostre emozioni e avete viaggiato con la potenza delle nostre menti. Avete conosciuto le nostre sensazioni più intime, le nostre gioie ed anche le nostre sofferenze. Non è stato facile, ma è stato più semplice farlo insieme. Passato questo momento saremo il nostro scudo perché quello che è appena stato aspetta ancora un domani. Nel dubbio, e nessuno è senza, siate leggeri. Televisori e smartphone spenti, un pensiero felice. Dovunque vi troviate in questo momento, ci auguriamo che possiate essere orgogliosi di voi stessi. Questo inverno finirà.