Sinopsis
"Nei miei anni di attivit à politica, ho maturato la convinzione che questo modello sia il migliore possibile, fintanto che riesce a rimanere in un perfetto equilibrio fra passato, presente e futuro; nel momento in cui l ’attenzione ad uno di questi tre elementi dovesse prevalere sugli altri, questa perfetta arte (come io considero la politica) smette di essere tale. Se la classe dirigente d à troppa attenzione al passato, ecco che si scade nella visione nostalgica, conservatrice di un tempo che non pu ò tornare; se l ’attenzione al presente diventa centrale, il rischio di cadere nelle trappole opportunistiche e clientelari diventa troppo forte, quasi impossibile da schivare; se ci affidiamo troppo alle visioni del futuro, rischiamo di chiuderci in un ’utopia, bellissima e sognante, ma fumosa, e probabilmente mai realizzabile. La piccola comunit à, il territorio circoscritto, rappresentano forse la fucina pi ù efficace per forgiare questo perfetto equilibrio, poiché il cortile, come amo definirlo, tende sempre a far valere i processi che nascono dalle sue peculiarit à, a dar loro importanza e metterli al centro: contribuisce sempre a individuare nuove tendenze positive, o a invertire quelle negative; operazioni che, in una fase tanto delicata e importante per la democrazia, caratterizzata da enormi cambiamenti e spostamenti di asse di valori, si rivelano fondamentali per la riscoperta della centralit à della politica nello sviluppo sociale. "