Sinopsis
Questa fiaba ci permette di raccontare in modo semplice e comprensibile, anche ai più piccoli, le nostre vite e le vite dei nostri figli colpite dallasindrome Ring 14. Possiamo far capire quanto sia difficile per loro fare tante cose facili per gli altri, e quanto sia dolce sentirsi accettati e non esclusi, come accade molto spesso, anche se hanno cuori buoni e sono bambini fantastici. La disabilità, quando è molto grave come nei nostri figli, spaventa e fa allontanare, soprattutto se non se ne conosce la causa.Speriamo che Il bambino dall’anello arrivi nelle case di tante famiglie con figli ammalati, per portare un po’ di conforto al loro isolamento; e che raggiunga anche famiglie sane, per aprire ogni cuore alla disabilità, togliendo alla malattia l’alone di paura che sempre l’accompagna. E siamo fiduciosi che il mondo delle fiabe, dove tutto è possibile, entri nella vita di tutti i bambini che si trovano in difficoltà come Matteo.Stefania Azzali, mamma di Matteoe presidente dell’Associazione Ring14.