NACHZEHRER, Torino Muore

Racconto breve facente parte della serie : Nachzehrer - tempo di lettura : 15 Torino, oggi. Il luna park arrivò di sera, stranamente. Una fresca sera di maggio, la prima serena dopo tanti giorni di pioggia. Io me ne stavo sul balcone del mio appartamento e guardavo la città immersa in quell’atmosfera primaverile. Ogni cosa nell’aria parlava di rinascita: i primi fiori nelle aiuole pubbliche, la gente per strada senza cappotto, i giorni che si allungavano. Anche se poteva sembrare grigia e insignificante, abbandonata com’è tra l’ombra delle Alpi e il mare della Liguria, Torino sapeva essere romantica e regale, se presa dal verso giusto. Mi ero trasferito lì da molti anni ormai e avevo imparato a conoscerla. E quella sera sembrava che la città si stesse preparando a una grande festa, tirata a lucido per la celebrazione della primavera, sembrava che stesse per ritornare a vivere dopo il lungo e freddo inverno. Ma non era così. Quelli sarebbero stati gli ultimi giorni di Torino. Di lì a poco tempo non ci sarebbero state che rovine e morte, dove ora vivevano migliaia di persone. E per la prima volta avrei potuto assistere a cosa succede, quando una città muore.