Yashka. Una donna combattente nella prima guerra mondiale

Yashka. Una donna combattente nella prima guerra mondiale

Por Maria Botchkareva

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Sinopsis

Questo libro racconta la vicenda straordinaria di Maria Botchkareva "Yashka", una contadina cresciuta nel mondo della frontiera siberiana che allo scoppio della Grande Guerra chiese e ottenne di arruolarsi nellesercito russo: non per essere una delle tante crocerossine, ma proprio per fare il soldato. Yashka combatté e si distinse in prima linea, tanto che dopo la rivoluzione del marzo 1917 il governo provvisorio di Kerenskij le consentì di armare ununità combattente femminile che fece parlare di sé la stampa di tutto il mondo, e che si sottomise al massacro nellambito dellultima offensiva russa. Dopo il congedo dei resti del battaglione femminile e lo sbandamento di tutto lesercito russo, Yashka riuscì a raggiungere lOccidente con lutopia di raccogliervi fondi per ricostituire un esercito popolare e continuare la guerra contro la Germania. Negli Stati Uniti, nel 1918, il suo racconto fu raccolto e pubblicato da un giornalista di origine russa, Isaac Don Levine. E controverso se e in che modo la figura di Yashka appartenga alla vicenda dellemancipazione femminile, come al tempo intese la stessa Emmeline Pankhurst, che di Yashka fu sostenitrice e amica. In realtà Yashka agì seguendo un istinto dì incondizionata e non negoziabile lealtà verso il suo paese, perché in questa lealtà trovava al tempo stesso il rispetto di sé e il riscatto dalle deprivazioni del suo vissuto. E raccontando diffusamente non solo i fatti, ma anche i propri sentimenti e le proprie motivazioni, Yashka ci ha lasciato una testimonianza che si eleva molto al di sopra della consueta memorialistica di guerra. Il racconto di Isaac Don Levine, caduto da tanto tempo nelloblio, torna in vita in questo volume con unintroduzione di Stéphane Audoin-Rouzeau e Nicolas Werth che contestualizzano la vicenda con esattezza e discutono la figura di Yashka dal punto di vista dei ruoli di genere, estremamente rigidi nel contesto bellico tradizionale, e una postfazione di Alberto Palazzi che mette a fuoco la definizione di sé che Yashka cercava nellimpegno e nel sacrificio per il suo Paese.

Maria Botchkareva